10 novembre 2016: targa commemorativa del poeta greco Nikiforos Vrettakos

Giovedì 10 novembre alle ore 9,30, al Largo Esedra a Palermo sarà scoperta alla presenza del Sindaco prof. Leoluca Orlando una targa commemorativa dell’illustre poeta greco Nikifòros Vrettàkos (1912-1991), che soggiornò nella nostra città negli anni 1970-1974. Vrettàkos, come altri suoi connazionali, intellettuali e non, aveva dovuto lasciare il suo paese durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974).

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Scopertura della targa (guarda il video)

Targa commemorativa del poeta Nikiforos Vrettakos

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Il poeta Nikiforos Vrettakos e Salvatore Nicosia nel giardino della casa di Piazza 
Edison (dal volume ΝΙΚΗΦΟΡΟΣ ΒΡΕΤΤΑΚΟΣ, Στης μνήμης το διάστημα, Edizioni Ποταμός 2012).

 Dopo un breve periodo trascorso in Svizzera, il poeta trovò ospitalità a Palermo, dove gli fu proposto di collaborare alla redazione del Dizionario greco-moderno italiano, allora in preparazione presso l’Istituto Siciliano di studi bizantini e neoellenici (poi edito nel 1992). Dal settembre del 1970 al luglio 1974 Vrettàkos divise la sua quotidianità tra l’appartamento di piazza Edison 2 (con vista su Largo Esedra e via Libertà), dove abitava, e l’Istituto di via Noto 34, dove ogni pomeriggio partecipava alle riunioni del comitato di redazione del lessico. Il suo soggiorno a Palermo ebbe luogo in un periodo in cui era forte la partecipazione cittadina alle vicende politiche della Grecia, che la presenza nella nostra Università di molti studenti greci contribuiva a far sentire più vicine. Il soggiorno palermitano, vissuto con lo stile riservato e appartato che gli era congeniale – ma bisogna ricordare la bella intervista rilasciata a Giuliana Saladino e pubblicata sul giornale L’Ora nel luglio 1974, con il titolo: “Un grande greco esule a Palermo” – ha lasciato importanti tracce nella sua poesia, come mostra il volume di Poesie siciliane apparso nel 1990 e tradotto in italiano da Vincenzo Rotolo; tra queste “Viaggio in Sicilia”, “Via Libertà”, “Piazza Edison 2”, e una “Ballata dell’ospedale Cervello” (dove il poeta dovette essere curato nella primavera del 1974).
Rientrato in patria dopo la fine del regime (24 luglio 1974), al poeta, già affermato come una delle maggiori voci del ‘900 greco, sono stati attribuiti riconoscimenti e onori, fra questi la nomina a socio della Accademia di Atene.
Della affissione della lapide, deliberata dal Comune di Palermo, si è fatto promotore l’Istituto Siciliano di studi bizantini e neoellenici “Bruno Lavagnini”, presso cui l’illustre poeta prestò la propria opera per la redazione del Dizionario Greco moderno-Italiano.
Alla cerimonia del 10 novembre presente, tra gli altri, il figlio del poeta, Kostas Vrettakos, regista cinematografico.

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