Nuova pubblicazione: “Fonti scritte e fonti materiali dalla Sicilia e dall’Italia bizantine. Riletture e nuove prospettive di ricerca”

L’Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici ha pubblicato un nuovo volume della collana Quaderni dal titolo Fonti scritte e fonti materiali dalla Sicilia e dall’Italia Bizantine. Riletture e nuove prospettive di ricerca, a cura di Francesca Potenza e Cristina Rognoni. Il volume, al numero XII della serie Byzantino – Sicula, raccoglie gli Atti della relativa tavola rotonda nell’ambito del XXIV Congresso Internazionale di Studi Bizantini «Byzantium – Bridge Between Worlds» (Venezia – Padova, 22-27 agosto 2022).

SOMMARIO

Rognoni, C., Premessa [p.  9] – Prigent, V., La forme de l’eau: norme et modalités locales de l’administration impériale en Sicile (VIIe-IXe siècle) [p. 15] – Arcifa, L., Bisanzio e le frontiere nell’Italia meridionale bizantina: l’apporto della ricerca archeologica [p. 65] – Tranchina, A., Oltre la questione bizantina. Elementi antichizzanti nel ‘battistero’ di Santa Severina [p. 89] – von Falkenhausen, V., Per una rilettura delle fonti dell’Italia meridionale bizantina (IX-XI secolo) [p. 105] Potenza, F. – Vuturo, F.P., Ferrari dalle Spade un secolo dopo: aggiornamenti, riletture, novità [p. 127] –  Tavole [p. 161]

20 novembre 2019: Pubblicazione del volume Byzantino-Sicula VII

L’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” annuncia la pubblicazione di un nuovo volume, dal titolo  “Byzantino-Sicula VII. Ritrovare Bisanzio. Atti delle Giornate di Studio sulla civiltà bizantina in Italia meridionale e nei Balcani dedicate alla memoria di André Guillou” a cura di Mario Re, Cristina Rognoni e Francesca Paola Vuturo, Palermo, Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini”, 2019 (Quaderni, 20), pp. 390 + XV tavole, ISBN: 9788890462368,  ISSN: 0075-1545.

Il volume raccoglie gli Atti delle Giornate di Studio, tenutesi a Palermo, nei giorni 26-28 maggio 2016 dedicate alla memoria del bizantinista André Guillou, Directeur de Recherche d’Histoire et Civilisation Byzantine de l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Paris), socio onorario dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini”, scomparso nel 2013.

Al centro del volume una riflessione sul ruolo politico e culturale svolto da Bisanzio in Sicilia, nell’Italia meridionale e nei Balcani, entrambe aree di confine dell’Impero, e sulle dinamiche storiche che tale presenza ha determinato. La civiltà bizantina ha lasciato in questi territori tracce significative e durevoli, quali sistemi di governo, diritto e religione, arte e architettura, lingua e letteratura. Ma, soprattutto, essa ha educato e spinto le molteplici realtà locali a modularsi sui modelli irradiati da Costantinopoli. Vi sono così maturate esperienze e forme di “bizantinità” che, pur nelle loro intrinseche differenze, hanno assicurato la persistenza dei valori culturali dell’Impero romano d’Oriente nell’amplissimo spazio che si estende dall’Italia meridionale al Nord del Mar Nero, ben al di là dei limiti cronologici della diretta dominazione imperiale, come testimonia chiaramente il patrimonio storico artistico conservato per la Sicilia e Palermo nel Medioevo, in cui la componente bizantina è elemento distintivo della cultura arabo-normanna e contribuisce a conferire ad essa il suo carattere di unicità.

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